Mediterraneo: allarme meduse





Da almeno 7 anni, dati alla mano, il numero di meduse che raggiunge le nostre acque è in continuo aumento, un crescendo che ormai sembra inarrestabile. Sono soprattutto le diverse condizioni climatiche, ormai assai vicine alle temperature tropicali, a favorire l’arrivo dei filamentosi ed urticanti animali, incubo dei bagnanti di ogni latitudine.

Le ripercussioni di questa invasione si fanno ovviamente sentire anche sulla pesca, sul turismo e sulla salute delle persone con cui vengono in contatto.
Un’ondata di calore potrebbe, per le nostre latitudini, fungere da amplificatore per gli stessi animali, spinti a migrare verso le acque mediterranee sempre più simili ai caldi ed accoglienti mari tropicali. Ed è proprio l’aumento della temperatura delle acque mediterranee ad aver causato negli ultimi 7 anni una vera e propria impennata del numero di meduse nelle nostre acque.
In virtù della cosiddetta ”tropicalizzazione del mar Mediterraneo”, si è verificata in conseguenza anche ”una crescita della diversità biologica” di quelle specie che ”amano il calore delle acque tropicali” e che si lasciano calamitare dalle temperature del Mar Mediterraneo. Per questo ”il nostro bacino sta diventando – da diversi anni a questa parte – un crocevia biologico” per quegli animali marini che provengono dalle rotte tropicali.
I bagnanti di tutta Italia sono dunque avvisati: il Mar Mediterraneo è ormai prossimo a trasformarsi nel paradiso ambientale di molti specie tropicali, anche pericolose.

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